Dacia Maraini è nata il 13 Novembre 1936 a Fiesole. La scrittrice italiana è figlia della principessa siciliana Topazia Alliata di Salaparuta, una artista e commerciante di opere d’arte, e di Fosco Maraini, un antropologo ed esploratore fiorentino con ascendenza ticinese, inglese e polacca, autore di opere in particolare su Tibet e Giappone.

 

Gli scritti  della Maraini, che consistono in numerosi romanzi ed opere teatrali, mettono a fuoco le problematiche relative al mondo femminile. Numerosi i riconoscimenti da lei ottenuti per le sue opere, tra cui il  Formentor Prize per L'età del malessere (1963); il Premio Fregene per Isolina (1985); il Premio Campiello ed il riconoscimento Libro dell’Anno per La lunga vita di Marianna Ucrìa (1990); ed il  Premio Strega per Buio (1999). Nel 2013, il documentario “Sono nata viaggiando” ha ritratto la storia della sua prigionia in un campo di concentramento in Giappone ed i viaggi leggendari in tutto il mondo con il compagno Alberto Moravia, l’amico regista Pier Paolo Pasolini e la cantante d’opera Maria Callas.

Sebbene la Maraini dichiari di essere una femminista solo perché sempre dalla parte delle donne, la maggior parte dell’opera della scrittrice è stata classificata come tale. La natura dei suoi scritti cambia in linea col mutamento della posizione delle donne nella società italiana e l’autrice denuncia l’uso e l’abuso di potere ed il suo effetto sulle donne. I lavori progressisti della Maraini  hanno contribuito al mutamento dell’idea tradizionale che le donne dovessero solo assolvere al loro ruolo in ambito  domestico.

Il 18 maggio 2017, 500 studenti del Liceo Seguenza hanno incontrato Dacia Maraini, scrittrice di successo e vincitrice di numerosi riconoscimenti, nell’Aula Magna dell’Università di Messina. All’evento, moderato dalla Dirigente Scolastica del Liceo, dott.ssa Lilia Leonardi, sono intervenuti il Sindaco della città metropolitana, prof. Renato Accorinti e numerosi rappresentanti dell’ambito istituzionale messinese. 
La sig.ra Maraini ha risposto alle domande degli studenti, incoraggiandoli a leggere e a tuffarsi nel mondo della scrittura creativa. “Non sarete mai in grado di scrivere se non sarete avidi lettori prima” ha confidato agli studenti.
Quando le è stato chiesto quali fossero le sue letture preferite da bambina, la sig.ra Maraini ha confessato che non vi erano libri nel campo di concentramento giapponese dove era prigioniera con la sua famiglia. Citando il romanzo di Ray Bradbury “Fahrenheit 451”, ha rivelato che suo padre e sua madre erano “uomini libro”: ha conosciuto “Pinocchio” grazie al racconto del papà, e le fiabe dei fratelli Grimm le sono divenute familiari grazie alla mamma.
Gli studenti sono stati profondamente colpiti dal carisma e dalla forte personalità della sig.ra Maraini ed al termine dell’incontro si sono a lungo soffermati per fare autografare dalla scrittrice la loro copia di “Bagheria” ,di  “La lunga storia di Marianna Ucria” e di “La bambina ed il sognatore” 


 

 

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